«È stato un silenzio informativo di tutta la galassia Sole 24 Ore: prima il sito senza aggiornamenti, poi il giornale che ieri non è stato in edicola mentre gli abbonati dell'agenzia Radiocor Plus non hanno ricevuto il notiziario sui loro terminali, i quotidiani verticali sono rimasti fermi e gli ascoltatori di Radio 24 (la cui redazione ha espresso ieri la sfiducia al direttore con il 78% dei voti, dopo il voto di sfiducia con il 75% da parte del quotidiano) non hanno seguito la normale programmazione».
Inizia così il comunicato congiunto con cui i Cdr di Sole 24 Ore, Radiocor Plus e Radio24 fanno il punto della situazione dopo la giornata di astensione dal lavoro delle redazioni del gruppo.
«I giornalisti del Gruppo 24 Ore – prosegue la nota – hanno infatti proclamato una giornata di sciopero per protestare contro le inaccettabili dichiarazioni del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, che ha annunciato un piano "lacrime e sangue" per i dipendenti come rimedio per anni di gestione fallimentare. Abbiamo inoltre giudicato insufficienti le risposte ricevute durante l’assemblea degli azionisti alle 10 domande che avevamo pubblicamente rivolto a Confindustria sulle pagine del giornale. Le nostre ripetute segnalazioni avevano dimostrato negli anni che i giornalisti avevano consapevolezza degli errori gestionali. Gli stessi errori che oggi si sono resi palesi nelle loro conseguenze sui risultati finanziari. È paradossale che la risposta a tutto questo non sia un’assunzione di responsabilità ma la riproposizione della scorciatoia stantia dei tagli occupazionali, una ricetta che non può essere efficace rispetto alla gravità del momento».
I giornalisti del gruppo si rivolgono poi al nuovo amministratore delegato Franco Moscetti, nominato ieri dal consiglio di amministrazione, augurandogli i migliori auguri per il lavoro impegnativo che lo attende. «Vogliamo ricordare – concludono quindi i giornalisti – che qualsiasi ipotesi di rilancio, ogni progetto di piano industriale, non potrà che passare dalle diverse professionalità delle redazioni, dalla loro valorizzazione, dalla loro centralità. Sono i giornalisti a rappresentare il vero capitale di un'azienda editoriale, al servizio di nessuno, solo dei lettori».