Due licenziamenti da Radio Blu, emittente che fa capo al gruppo che edita anche Radio Sportiva. È l'ennesimo caso di giornalisti 'usa getta', specchio di un precariato sempre più devastante, ma anche di un modo di gestire emittenti e dipendenti che deve far insorgere il sindacato ma anche le istituzioni. Il motivo del licenziamento, secondo quanto l'azienda ha fatto sapere ai due colleghi, sarebbe giustificato dalla riorganizzazione del palinsesto (ora la radio trasmette solo musica) e fra pochi giorni saranno cedute anche le frequenze.
«Il fatto – spiega una nota dell'Associazione Stampa Toscana – è che i due giornalisti non erano lì occasionalmente, ma lavoravano per il gruppo dal 2015 come dipendenti anche se a partita Iva e pagati da altri soggetti, comunque riconducibili al medesimo gruppo editoriale. La loro prestazione era svolta all'interno del gruppo e non soltanto con Radio Blu, dalla quale, da oltre un anno, erano stati assunti. Nel loro caso, la giustificazione del cambiamento di palinsesto e la futura cessione delle frequenze di Radio Blu non può reggere: il mancato rispetto del repêchage, non potrà che essere valutato relativamente all'intero gruppo editoriale all'interno del quale ben avrebbero potuto essere inseriti i due giornalisti. Ancora una volta è il metodo che va condannato e la considerazione che lavoratori dipendenti con alta qualificazione professionale possano essere presi e scaricati a piacere».
Fnsi e Ast si schierano al fianco dei colleghi, mettendosi a loro disposizione per ogni iniziativa, ma richiamano anche l'attenzione delle istituzioni perché si metta un freno al precariato che umilia e offende la professione. Contemporaneamente, il sindacato si rivolge anche alla Regione Toscana perché valuti se situazioni di questo tipo sono compatibili con la concessione di contributi come quelli previsti dal bando da un milione e mezzo, recentemente pubblicato, e di cui, fra alcuni giorni, scadranno i termini per la presentazione delle domande.
Licenziamenti da Radio Blu: la solidarietà della redazione di Radio Sportiva
La redazione di Radio Sportiva esprime piena solidarietà ai colleghi di Radio Blu. Noi ci siamo passati, e a maggior ragione non possiamo che auspicare che l'azienda receda dall'intenzione di disperdere il valore di una voce che ha fatto la storia dell'emittenza sportiva toscana e non solo. Il nostro caso insegna che investire sull'informazione di qualità, anche sotto il profilo lavorativo, è l'unica scelta che paga. Facciamo un appello perché si possa ancora trovare una soluzione positiva che, tutelando i posti di lavoro, rilanci anche una realtà di assoluto rilievo.
Il Cdr di Radio Sportiva