Le giornaliste di ViversanieBelli, testata del gruppo Universo, sono da oggi in stato di agitazione e scioperano domani per protestare «contro una cessione ritorsiva seguita da un immediato trasferimento nella campagna lombarda, in un luogo non accessibile se non in auto». Lo rende noto l'Associazione Lombarda dei Giornalisti.
«L'azienda – spiega il sindacato regionale –, a partire dallo scorso ottobre, ha messo in atto un pressing continuo affinché le colleghe accettassero un part-time pesantissimo e definitivo, da operarsi tra l'altro su stipendi già ai minimi sindacale. Dopo una resistenza di mesi, le giornaliste, che pur avevano cercato di venire incontro all'azienda proponendo insieme alla Associazione Lombarda dei Giornalisti un tavolo per discutere di ammortizzatori sociali, dopo l'ennesimo rifiuto del part-time si sono viste recapitare di venerdì sera una pec che annunciava la cessione avvenuta quello stesso giorno e comandava loro di recarsi martedì al lavoro nella nuova sede. Con, in mezzo, una giornata (oggi) di 'permesso' in cui Universo ha cercato di impedire l'accesso alla sede storica di Porta Nuova a Milano, dove le colleghe avevano ancora tutti i loro effetti personali. Solo l'intervento della Alg, che ha prefigurato un ricorso alle forze dell'ordine, ha indotto i dirigenti a farle entrare».
«Difficile credere, nel 2020, a un simile comportamento, che viola pesantemente il Contratto nazionale di lavoro. Mentre il governo mette in campo gli aiuti della Cassa integrazione Covid per cercare di salvare posti di lavoro, la casa Editrice Universo tenta, all'opposto, di mettere nove donne in estrema difficoltà, forse per indurle a uno 'spontaneo' abbandono. Un atteggiamento ritorsivo e inaccettabile, che il sindacato combatterà a fianco delle colleghe con tutti i mezzi a sua disposizione», rileva l'Associazione Lombarda Giornalisti che «esprime alle giornaliste della testata ViversanieBelli tutta la sua solidarietà e si riserva di agire in tutte le sedi possibili per tutelare i loro interessi».
PER APPROFONDIRE
Di seguito, il comunicato sindacale della redazione del settimanale ViversanieBelli.
Oggi le giornaliste del settimanale ViversanieBelli entrano in stato di agitazione dopo aver ricevuto la comunicazione del trasferimento della sede della redazione a Legnano, motivata dall'acquisizione dell'intero capitale sociale della D.E.Didieffe Editoriale Srl da parte di Viessebi Prodotti Editoriali Srl.
L'assemblea delle giornaliste giudica tale atto palesemente ritorsivo e intimidatorio, tenuto conto che la comunicazione è stata data venerdì sera, oltre l'orario di lavoro, per il lunedì successivo, e che rappresenta solo l'ultimo atto di una lunga e logorante vicenda iniziata lo scorso ottobre.
Il primo atto è stato, nell'ottobre 2019, un ultimatum da parte dell'azienda: o tutte part time al 50% da subito (part time applicato su stipendi ai minimi sindacali) o vendita della testata. Sono seguiti i reiterati tentativi dell'Associazione Lombarda Giornalisti di aprire un tavolo sindacale sugli ammortizzatori sociali, da sempre esclusi a priori dall'azienda, mesi di minacce, intimidazioni, notizie contraddittorie e destabilizzanti. C'è stata di mezzo la lunga 'pausa' imposta dalla pandemia, durante la quale la redazione ha lavorato in smart working anche con mezzi propri, garantendo l'uscita regolare della rivista settimanale e dell'allegato mensile. Salvo poi revocare lo smart working a metà luglio a fronte della richiesta di concorso per le spese.
A metà agosto il direttore si è dimesso e ha preso il suo posto l'editore in persona, Massimiliano De Feo, già direttore di altre testate di un gruppo editoriale che vanta un utile di esercizio di oltre 5 milioni di euro. De Feo non si è mai presentato in redazione né ha mai dato alcuna indicazione sul giornale.
Nel frattempo l'azienda ha continuato a fare un indebito pressing sulle giornaliste affinché accettassero il part time, condizione imprescindibile, secondo l'azienda stessa, per evitare la cessione e il trasferimento in una zona periferica nella provincia lombarda. La cessione si poi si è verificata nonostante i tentativi concreti delle giornaliste di andare incontro alle esigenze dell'azienda.
Per tutto questo l'assemblea di redazione contesta il trasferimento e affida alla fiduciaria sindacale un pacchetto di giornate di sciopero, di cui il primo già proclamato per domani, martedì 29 settembre.